Riceviamo e pubblichiamo:
Follonica. Una semplice parola che ascoltata da certe persone fa venire alla mente tanti bei ricordi... ricordi dei bellissimi momenti vissuti insieme ad altre persone.
Come la prima volta a Follonica, dove tutti sanno dove devono andare tranne te, segui la folla, senti le assistenti che chiamano la tua squadra e poi finalmente senza accorgerti arrivi in una stanza piena di letti, comunemente chiamata: CAMERATA.
Poi con il passare dei giorni, dopo le visite in infermeria e il ritiro delle divise cominci a conoscere tanta gente, dai compagni di squadra alle assistenti, dai custodi al bagnino, dalle cameriere a Gianni, e chi non lo conosce quest’ultimo??
Quell’arzillo signore che cominci ad intravedere al tuo arrivo e che poi capisci che è una colonna stabile di questa colonia, con la sua ape verde in giro per la colonia a sistemare i giochi accidentalmente rotti, e poi c’è anche il Direttore. Un adulto rimasto bambino nell'animo, uno di noi, con la differenza che ha il compito di portare avanti la colonia, far quadrare i conti e tutte le scartoffie varie.
Passano velocemente i giorni all’insegna del divertimento, dalle partite al campetto, dai corsi di nuoto ai bagni in piscina o al mare alle serate in discoteca o al cinema... ai giochi della domenica odiati da tutti ma sempre sopportati!!! In un batter d’occhio la vacanza è già finita, passata la serata delle premiazioni e quella della consegna dei quaderni ai ragazzi dell’ultimo anno è già ora di rifare i bagagli e ripartire per Milano, ripartire sapendo che non scorderai mai le persone che hai conosciuto, ognuna di loro ha lasciato qualcosa in te, ti ha fatto crescere.
Poi torni a casa e non vedi l’ora che arrivi l’estate prossima per poterci tornare. Passano i giorni, i mesi e poi finalmente arriva il tanto atteso giorno della partenza, e così fai per anni finchè non arriva l’ultimo giorno, dell’ultimo anno della vera colonia. Quella sera piangi di brutto, ma in fondo sei consapevole che a Follonica ci potrai ancora tornare alla settimana giovani. Quando arriva però anche l’ultima sera dell’ultima settimana giovani ti accorgi di tutto quello che ti ha dato Follonica: AMICIZIA, EMOZIONI, RICORDI... e capisci che le lacrime versate in precedenza non erano niente in confronto a quelle di quella sera.
Proprio in quella sera svanisce la magia, quel piccolo mondo che viaggia in parallelo al nostro e che inizia quando si varca l’enorme cancello verde.
Quando si è in colonia, non si pensa a quello che succede fuori, si cerca di essere felici e dimenticare le cose brutte, ci si sfoga giocando con gli altri, ballando la sera in discoteca e a volte si torna a casa anche più stanchi di prima, ma ne vale la pena perché i ricordi come quelli che si hanno a fine turno è difficile dimenticarli.
Follonica, grazie di esistere, tu sei per tutti i ragazzi una via che pian piano si trasforma in una strada sempre più grande la strada che ognuno di noi prenderà sarà diversa per la maggior parte, ma nessuno si pentirà di aver incominciato da te.
Grazie Follonica, sei stata la strada della mia gioventù... sarai indelebile nei miei ricordi anche se quest’anno mi hai tradito impedendomi di venire e trascorrere un’ultima settimana con te in quel magnifico mondo!!!
Sara
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